Thursday 20 December 2007

Qualche notizia

Alcune notizie sparse -

Pare che in Belgio ci sia finalmente un governo - complimenti, dopo solo sei mesi di consultazioni non mi sembra neanche troppo. Il Demonio, residente in quel di Bruxelles, ne sarà certamente felice! Demonio se fossi in te l'anno prossimo chiedrei di pagare il 50% in meno di tasse, perchè se quei cialtroni dei politici non hanno fatto un fico secco per metà anno allora non mi sembra neanche guisto contribuire...

Ma passiamo alla Spagna, che è il vero casus belli della settimana. Prima ci superano, poi no...non si sa nulla! Zapatero che bisbiglia a Prodi "RRomanos, te l'avia dettos que España te superavas!" e roba simile. Ancora una volta mi rifaccio ad un post Demoniaco: qui lo scandalo sta nel fatto che, mentre noi siamo un Paese alle corde oppressato da una politica "Tax & Spend" condotta malamente dalla Banda Viscotti, nella penisola iberica se la spassano allegramente sull'onda di un grande boom.

Chiunque sia stato da quelle parti può sicuramente testimoniare come l'atmosfera sia profondamente diversa e si respiri aria di ottimismo - da noi devi fare gli ultimi respiri prima di infilarti il cappio intorno al collo e saltare giù dalla sedia.

Ma si sa, ognuno ha il socialismo che si merita...

Ma passiamo alla Francia, dove non si fa che parlare di Sarkozy e della sua nuova fiamma (oddio alla sua età Carla proprio nuova, nuova non è...) Carla Bruni, modella Italiana dall'odioso accento con la erre moscia ed autrice di melancoliche litania con la chitarra. Dunque la francia ha un presidente Ungherese che esce con una donna italiana, mica male...ma si sa, oggi è stata allargata la zona di Schengen per la libera circolazione delle persone (sono favorevolissimo, questo dovrebbe essere l'UE, una zona di libertà, senza perdere tempo a scrivere Costituzioni o dotarsi di un servizio diplomatico), quindi sarà sempre più normale trovare situazioni simili.

Proporrei di istituire corsi di italiano in tutte le scuole francesi, almeno se fanno qualche sforzo forse anche loro riescono a risultare simpatici.

Intanto la regina Elisabetta II è diventata il più anziano monarca inglese di sempre, battendo la sua bis-bis-bis nonna la regina Vittoria. Si dice che Betta voglia regnare per altri 20 anni, cosa che non dovrebbe riuscirle difficile visto che sua madre, a forza di bicchieri di gin, è andata oltre il secolo. Dico, ma vi immaginate Carlo? divenetrà Re verso i settanta....che fregatura!

In Germania invece sono piuttosto incazzati perchè la Commissione europea vuole cominciare a multare tutti quei produttori automobilistici che inquinano oltre una certa soglia, il che penalizzerà enormemente i tedeschi che fanno delle belle macchinone che si divorano barili di benza....mi viene da chiedere..meglio un lavoro oggi o un ambiente più pulito domani?



e poi perchè la Commissione non penalizza i costruttori di aerei? o quelli di navi?



Il signor D'Alema Massimo, ex tiratore di cocktail molotov, ha candidamente ammesso quello che era ovvio e palese: per il Kosovo non si sa cosa fare, ammesso che l'UE abbia una politica comune (cosa che comunque non ha). Frattanto in Russia (RAS)Putin diventerà Primo Ministro, il suo delfino Medvedev Presidente, e ricatteranno mezzo mondo con i prezzi del loro gas naturale. sul Kosovo però non faranno una piega, e fanno bene secondo me, spezzettare un Paese sovrano non mi sembra una cosa ideale. Se lo facessimo per il Kosovo allora perchè non farlo per i Paesi Baschi?



vi lascio con queste poche considerazioni!!

Friday 14 December 2007

Trattato di Lisbona

Ieri, in pompa magna, i vari leader dei 27 paesi dell' Unione Europea hanno firmato a Lisbona l'omonimo trattato e, secondo Romano Prodi, “È una giornata veramente molto importante: due anni fa l’Europa viveva una tragedia completa. Si è ricostruito adagio adagio un momento di unità, adesso si può ripartire”. (qui vale la pena di menzionare il fatto che mentre ieri i leader erano a Lisbona, oggi sono tutti a Bruxelles, il tutto mentre a Bali si discute di emissioni di CO2 e tutti guardano agli USA...Prodi e D'Alema hanno fatto Roma-Lisbona-Bruxelles-Roma...alla faccia della coerenza).

Ora prima di proseguire in analisi complicate vale la pena di ricordare che questa "tragedia completa" era stata determinata del NO degli elettori francesi e olandesi al testo della Costituzione europea. Un NO democratico, venuto dai referendum popolari di queste due nazioni; sicuramente molto più democratico di quello che si è visto ieri in Portogallo.

Eh si perchè firmare un documento che secondo Valéry Giscard-D'Estaing (il Presidente della Convenzione che scrisse il progetto di Costituzione) è uguale per il 96% a quello cestinato nel dopo referendum puzza un pochetto di truffa e come minimo lo bollerei come antidemocratico, almeno in quei paesi (ovviamente non da noi) che ebbero un referendum nel 2005.

Ma che senso ha allora fare dei referendum se dopo poi non si terrà conto dei risultati? almeno si dovrebbe avere uil coraggio (come ad esempio fece l'EIRE con il Trattato di Nizza) di riproporre la nuova versione nuovamente allo scrutinio popolare, senza andare a nascondersi dietro a scuse come "radicali modifiche" o "assenza di trasferimento di sovranità" perchè dubito ci siano persone che ancora se la bevono.

Tutti i trattati europei, infatti, determinano un passaggio di sovranità dalle capitali e i parlamenti nazionali verso Bruxelles! cercare di venderla diversamente alla gente è semplicemente ridicolo perchè basta andarsi a leggere il testo di qualunque Trattato. D'altra parte a questo servono i Trattati europei, articolo 1, "processo di creazione di un'unione sempre più stretta"...dunque più poteri in comune e meno competenze ai singoli stati membri.

Al di la di tutto questo il nuovo Trattato di Lisbona segna un passo molto importante, in quanto dimostra la lontananza di certi politici dai loro elettorati, ma anche l'ignoranza (nel senso proprio della parola) degli stessi in materia europea. Se, ad esempio, fossimo una nazione matura e realmente democratica, avremmo anche noi avuto un referendum sulla Costituzione, così oggi potremmo protestare, come dovrebbere fare in Francia, Lussemburgo, Olanda e Spagna, su questo colpo di mano in salsa blu.

Se fra due anni il signor Chavez eliminera il limite dei mandati presidenziali in Venezuela con che faccia andremo a dirgli che aveva già ottenuto dagli elettori un parere (negativo) in proposito?

Il maggiore problema che intravedo, nel dibattito europeo, è individuare quali siano i veri obiettivi della UE, qualcosa che nessuno sa veramente. Uno stato unico federale in stile USA? lo status quo? probabilmente diversi paesi hanno idee diverse, ma almeno si dovrebbero mettere sul tavolo e si dovrebbe discuterne.

In Italia questa discussione non esiste, a nessun livello. Noi siamo sempre stati super-iper-€uro-entusiasti, senza chiederci mai come potessimo contribuire a migliorare quello che succedeva a Bruxelles, senza mai mettere pressione sui nostri uomini politici, senza mai un manifesto elettorale dove si discutesse di Europa (a parte la solita nenia della maggiore integrazione europea). Nessuno parla mai di allargamento, non se ne discute...a Porta a Porta c'è il plastico di Cogne permanentemente montato, ma vogliamo fare una puntata, UNA solamente con un vero dibattito....possibilmente con rappresentanti dei due campi, non solamente di quelli che vorrebbere integrazione completa.

Aspettando quel momento, non ci resta che provare ad iniziare quel dibattito su piattaforme come questa, sperando che destino interesse in tutti quelli che leggono.

Wednesday 12 December 2007

Nessuna democrazia per l'Europa

Domani, 13 Dicembre, in un solenne Summit a Lisbona, i capi di Stato e di governo dell'Unione firmeranno il Trattato di Riforma dell'Unione Europea. Il trattato, per intenderci, che ha reintrodotto per la finestra quelle misure che i cittadini francesi e olandesi avevano sonoramente bocciato per la porta principale del referendum popolare due anni fa.

Perché nell'Europa democratica funziona cosi': gli illuminati preparano una nuova Costituzione di 400 pagine che neanche l'Unione Sovietica...e decidono di chiedere l'opinione del popolo bue. Il popolo bue risponde chiarissimamente "NO". Ed ecco che scatta la vera democrazia all'Europea. Il popolo ha detto no? Bene, noi leader pensiamo che il popolo sbagli, per cui riadottiamo le misure bocciate, e stavolta non chiediamo neanche un referendum.

Nel frattempo, il governo danese di centrodestra di Rasmussen si unisce alla lista dei paesi che, ben consci di una possibile bocciatura al nuovo trattato, hanno deciso di non sottoporlo a referendum.

Ma con che faccia osiamo criticare Chavez quando facciamo la stessa cosa?

Tuesday 11 December 2007

Un pensionato tutto d'oro


Ieri sono capitato per caso su Rai Uno in seconda serata, trovandomi davanti la pantomima semi-religiosa di Bruno Vespa, condita con un sugo a base di Dini, Ferrero, Scajola e vari altri personaggi al limite tra il comico ed il grottesco.

Uno dei tanti argomenti venuti a galla e moderati da San Bruno da Viale Mazzini è stata l'agognata riforma delle pensioni: il welfare. Ora se escludiamo il fatto che Dini e Ferrero si sbraneranno su questo punto, mettendo alla luce le differenze di un governo che ha già mangiato un panettone di troppo, io questo argomento pensioni l'avevo già menzionato qui.

Era uno studio della DG Ecfin, che poi invece risultava essere un collage di roba fatta nelle varie capitali nazionali e spacciata per farina del sacco comunitario (emerse anche la colorita espressione "fare l'omosessuale con il posteriore altrui" che in Ricucciano si dice "ffa er frocio cor culo dell'artri".

Comunque il nero commentò che forse la Commissione doveva guardare alle sue di pensioni, invece che a quelle dei poveri scannati sparsi per l'Europa. Beh ci siamo andati vicini. Tranquilli miei cari euroentusiastissimi, la Commissione non ha pubblicato niente (e figuriamoci!!), ma stavolta qualcuno ha aperto lo stesso l'armadio e visto lo scheletruccio.

Eh si perchè il Primo Ministro Austriaco, tale Alfred Gusenbauer (Carneade....), è sbottato dicendo che è unio scandalo il fatto che l'anno prossimo sarà necessario 1 miliardo di Euro per pagare le pensioni dei funzionari UE, chiedendo che siano apportati cambiamenti.

Qui vale la pena di ricordare che gli eurocrati "finanziano" le loro pensioni solo per 1/3, al resto pensiamo noi, con le nostre tasse. Ma del resto mi sembra giusto, visti i magri stipendi di Bruxelles (2.300 netti ad una segretaria, 3.700 ad un neolaureato), che loro non si finanzino da soli, infatti la trattenuta in "busta" ammonta ad un misero 10% del lordo...mica male eh?

E sapete a quanto ammonta la pensione "media"??

Indovina, indovinello, a 5.844 Euro!!

Scandalizzarsi è inutile, a Bruxelles è tutto gonfiato, dagli eurocrati ai loro stipendi, come aveva sottolineato anche il corrispondente del Corriere della Sera a Bruxelles Ivo Caizzi (e quindi non uno scemo qualunque come me), scatenando le ire di Franco Frattini ed altri, secondo cui retribuzioni che al netto superano il lordo e a queste cifre sono del tutto normali. (Se seguite il primo di questi link vedrete una risposta da parte di un eurocrate che ha del comico, per cui il generoso assegno mensile si giustifica con l'assenza della tredicesima!!)

Non ci resta che sperare che la voce del buon Gusenbauer sia ascoltata, anche se ne dubito, visto come la Casta (eh si perchè mica ci sono solo i politici italiani...) raramente va contro i propri interessi. Comunque qualcosa possiamo fare, la Commissione (bontà sua) ha iniziato una discussione sulla riforma del budget. Chiediamole di mettere meno soldi nell'amministrazione e di rimuovere privilegi anacronistici ai suoi eurocrati.

Per inviare il vostro contributo, anche come semplici cittadini, andate qui. (vi ricordo che è un vostro diritto mandare il contributo in una qualsiasi delle 23 lingue comunitarie).

Nella foto: accredito della pensione da eurocrate!

Thursday 6 December 2007

Caracas-Bruxelles

Mi è venuta in mente una cosa!

E se tra un paio di anni il signor Chavez, infischiandosene del risultato del referendum recente, adottasse tutte quelle riforme che lo renderanno un dittatore a vita?

Sono sicuro che la comunità internazionale insorgerebbe...senza dubbio, ...hummm..solo che, in effetti quando ci si pensa bene un pochetto, non è forse la stessa situazione che stiamo vivendo in Europa, dove dopo che la Costituzione europea è stata bocciata sonoramente adesso ce la rivediamo riproposta, praticamente uguale?

Perchè non possiamo avere un referendum? o perchè non lo fanno in Francia, nel Regno Unito, in tutte quelle nazioni che ne hanno avuto uno la volta scorsa (o avevano promesso di farlo)?

Monday 3 December 2007

Storie di cessi


Il bello di vivere in un grande mercato unico è che si possono apprezzare le diversità e le particolarità di tante culture diverse. Prendete i cessi ad esempio: nel nord Europa capita spesso di trovarli separati dal resto del bagno, in uno sgabuzzino tutto loro (a volte tanto angusto che non puoi neanche aprire il giornale mentre sei seduto sul trono), mentre da noi sfoggiano addirittura un fratello gemello.


Estendendo il ragionamento, ho scoperto, durante viaggi europei per vacanza e lavoro, che parimenti non tutte le docce si comportano nella medesima maniera, specialmente negli alberghi.


Secondo me, infatti, esiste un potentissimo cartello degli albergatori allo scopo di minimizzare i tempi sotto la doccia dei clienti (altro che Microsoft, Commissione europea dove sei?).


Il primo esempio è quello degli esercizi dove l'acqua calda è un optional. Nei bagni di questi alberghi, infatti, l'acqua è perennemente tiepida, il che vuol dire che resisti al massimo cinque minuti prima che ti venga la pelle d'oca!


Il secondo metodo di dissuasione che ho individuato è quello del famigerato scarico lento. Qui la temperatura dell' acqua è accettabile durante tutta la doccia, ma il piatto si riempie con una velocità incredibile, tanto che si è obbligati a spegnere il getto pena l'alluvione della camera.


L'ultimo sistema che ho scoperto (e anche recentemente) consiste nel mandare una scarica di acqua gelata dopo i canonici 5 min. La reazione naturale è di aumentare l'acqua calda (e velocemente, perchè fa freddo!), solo che dopo ti arriva l'acqua della pasta: 100 gradi centigradi. Velocemente giri la manopola nella direzione opposta, finché dal rubinetto esce una granita bianca sottozero.


A questo punto scappi ad avvolgerti nell'asciugamano - un'altra vittoria per la perfida corporazione alberghiera!


Se, come me, siete tra quelli a cui piacciono docce prolungate, capirete il mio strazio quando anche negli alberghi di cosiddetto "lusso" scopro queste tecniche di dissuasione.

Tuesday 27 November 2007

Che farà l’Italia?

Ho letto di sfuggita che Robert Mugabe dovrebbe presenziare al meeting EU-Africa che si terrà a Lisbona (Portogallo) l’8 e 9 dicembre prossimi. L’anteprima è riportata da Le Monde ed al lettore disattento potrebbe significare poco o nulla.

In realtà Mr. Mugabe è soggetto ad un divieto ASSOLUTO ad entrare nella UE, stabilito dai 27 con decisione unanime (esteso anche a famiglia e altri gerarchi) per via della mancanza di democrazia nello Zimbabwe, Paese una volta conosciuto come “il granaio d’Africa” ed ora, dopo una campagna di espropriazione delle terre dei bianchi a favore dei neri, ridotto alla carestia.

Credo che a Bruxelles si debbano decidere: o dicono (così come è adesso) che Mugabe non è il benvenuto finchè le cose da lui con cambiano, o lo invitano a tutti i summit, seminari, workshop e quant’altro organizzano.

Coerentemente, sembra che Gordon Brown, Primo Ministro Britannico, abbia comunicato che la presenza di Mugabe è inconciliabile con la sua. Boicotterà quindi l’evento insieme al suo Ministro degli Esteri (ma sembra che andrà comunque qualcuno del governo di Sua Maestà, un errore secondo me). Anche dalla Repubblica Ceca sembra che si siano orientati verso il boicottaggio, mentre i rimanenti Peasi per “coerenza” dovrebbero andare.

E l’Italia? Beh state pure convinti che ci saremo anche noi, allineati a quello che fanno Francia e Germania, incapaci di prendere una vera posizione degna di un Pease membro del G8. Ci accoderemo agli altri e i signori (con la “s” minuscola) Prodi e D’Alema andranno a stringere la mano di chi ha ridotto il suo popolo alla fame.


Nella foto: aspettativa di vita femminile in Zimbabwe

Monday 26 November 2007

Spinelli


Dici Spinelli e tutti pensano subito alle canne, col noto corollario di cartine, tabacco, filtri, Amsterdam e Leoncavallo.

Pochi, un manipolo, sa anche che un certo Spinelli (nome Altiero) è stato un politico italiano mandato in esilio in epoca fascista a 28 (e ci sarà stata una ragione no??) per le sue strambalate idee nonche edificio dell' Europarlamento a Bruxelles.

Anni dopo il pioniere dell' Europa è noto solo, con l'eccezione dei suoi discendenti, ad uno sparuto gruppo di esperti, che, unitisi in associazione, vanno predicando il verbo europeo. Ovviamente tutto a spese nostre, perchè probabilmente detta associazione usufruisce di fondi comunitari e quindi la paghiamo noi con le nostre tasse.

La notizia che riporta l'ANSA fa ridere, ma vale la pena di soffermarsi almeno sull' ultimo paragrafetto, che vi riporto qui sotto:

L'Europa del resto ha fatto da capro espiatorio di responsabilità non sue, ha osservato l'on. Sandro Gozi (Ulivo), finendo spesso per essere indicata come "il luogo di vincoli" che rendono difficili le politiche nazionali. Secondo il professor Giuseppe Burgio, la scuola italiana non parla dell'Europa, i programmi scolastici non insegnano quello che è il tema di fondo: che l'Unione Europea è nata per cancellare la guerra dal nostro continente e ci è riuscita.

Qui vale la pena di notare che

a) Sandro Gozi, ex eurocrate (credo in aspettativa non retribuita, quindi occhio li a Bruxelles che potrebbe tornare) pontifica bene ma razzola male, visto che risulta inquisito insieme al suo ex capo nell'inchiesta "Why not?" per avere truffate l'UE dei suoi fondi.

b) caro professor Burgio, ma la scuola italiana non parla neanche di WTO, di GATT, di UNICEF....di nulla insomma, anche se l'Italia è membra di queste organizzazioni.

c) La frase "che l'Unione Europea è nata per cancellare la guerra dal nostro continente e ci è riuscita. " sembrerebbe non tenere conto della guerra nella ex Jugoslavia e presuppone che, in assenza della UE, la Germania invaderebbe immediatamente la Francia!


ma non diciamo sciocchezze!


nella foto: spinelli

Sunday 25 November 2007

Stessa Europa, approcci diversi


Riprendo da l’utimo post di Sovranità Limitata sull’immigrazione in Europa, specialmente di quelli che provengono dalla sponda sud.

I Paesi che si affacciano sul mediterraneo si trovano tutti nella necessità di sviluppare strategie adeguate a contrastare la massa di disperati che, ormai quasi quotidianamente, affrontano il temuto viaggio a nord. Ovviamente ognuno lo fa secondo le tradizioni e costumi tipici della sua cultura, per cui la Spagna, il primo Paese che prendiamo in esame, forte di una tradizione di accoglienza plurisecolare che l’ha vista «donare» cospicui pezzi del suo territorio nazionale ai mori, traendo spunto dal suo passato ha deciso che la soluzione migliore per affrontare il problema è la dissuasione attiva.

Detto, fatto. Per Zapatero (il grande progressista) la quadratura del cerchio si ottiene, infatti col moschetto. Migranti delle mie brame evitate accuratamente di tentare la via iberica che i militari spagnoli ci mettono poco ad aprire il fuoco!

Altra soluzione pensata «ad hoc» per questo problema, dalla grande nazione mediterranea che prende il nome di Malta, nota fucina di progressismo, è quella di una dissuasione passiva.

Invece di mettere in rotta i migranti a suon di schioppettate, infatti, I maltesi si accontentano di lasciarli in balia del Mare Nostrum, usandoli, quando necessario, come mangime per i tonni. Pensateci bene la prossima volta che aprite una scatola di Rio Mare, forse è cosi tenero perchè si mangia gli etiopi!

Ed eccosi finalmente giunti all’ultimo esempio, fornito dalla nostra amatissima patrial, l’Italia. Questo lo chiamo di mancanza di dissuasione, in quanto da noi (specialmente di questi tempi) vige una politica delle porte aperte che invita tutti a farsi un giretto per lo stivale…e poco importa se non hai un lavoro, una casa o null’altro, sicuramente non finirai a delinquere.

Se infatti fino a ieri arrivare clandestinamente era reato, oggi si puo addirittura entrare comodamente dagli arrivi internazionali di Fiumicino, basta dimostrare di avere fondi per sopravvivere. Lo scafista, oggi, è diventato lo Stato italiano.

Nella foto: barconi del futuro

Friday 23 November 2007

Integrazione degli immigrati. La migliore sarebbe Madrid

Secondo uno studio finanziato dalla Commissione Europea di cui parla l'edizione de El Mundo di ieri, la Spagna, il paese dell'Unione con la percentuale piu' alta di immigranti rispetto alla popolazione, sarebbe anche quello che meglio li accoglie. Ma c'e' il trucco.

Lo studio ha paragonato le politiche di accoglienza di varie grandi citta': Milano, Tessalonicco, Dublino, Tubingen e Madrid. Tralasciando commenti sulla scelta delle citta', la cui logica mi sfugge (Tessalonicco??? Tubingen????), veniamo alle conclusioni: secondo questo studio "Madrid e' una citta' modello per l'integrazione e partecipazione degli immigrati nella costruzione dell'Europa multiculturale".

Che cazzo voglia dire non lo so. Ma quello che so e' che questo studio cerca di prenderci per il culo. Infatti e' vero che la Spagna ha un'alta percentuale di immigrati non-europei. Ma la stragrande maggioranza di immigrati viene dall'America Latina, cioe' da paesi culturalmente vicinissimi alla Spagna e dove si parla la stessa lingua, e si condividono gli stessi valori di base. Segue la comunita' asiatica (per lo piu' cinese). Poi quella africana, che include anche gli islamici, del Nord Africa. Che, guarda un po', lo studio dice che per il momento non sono tanto ben integrati.

Il messaggio di questo studio e' chiaro: l'integrazione ha successo quando gli immigrati sono culturalmente vicini a noi, o per lo meno quando hanno in animo di aderire a un progetto culturale esistente. In questo caso i latinoamericani che vengono in Spagna non fanno grande fatica.

Al prossimo che mi parla di immigrati che vengono in Europa per aderire al grande sogno europeo che bisogna fargli?

Thursday 22 November 2007

No-bra day

Riprendo una notizia ADNkronos già postata da Cerazade.

SVEZIA: FEMMINISTE, VOGLIAMO NUOTARE IN PISCINA IN TOPLESS Stoccolma, 22 nov. - (Adnkronos/Dpa) - Nuotare in topless in piscina: continua la battaglia delle femministe svedesi, che da settimane protestano in diverse citta' del Paese. La campagna e' iniziata dopo che, nel settembre scorso, due donne che non indossavano il reggiseno erano state espulse da una piscina di Uppsala, per aver violato il divieto di nuotare in topless.

Ora non fate tutti i farlocconi perbenisti (ma che roba da incivili...) e ditemi: ma quanto stanno avanti gli svedesi?

Secondo me anni luce! Certo di questi tempi un giorno dura dalle 10 di mattina fino alle 2 del pomeriggio, il sole non lo vedi forse neanche ad agosto e il freddo ti fa gelare anche i gioielli di famiglia, però vuoi mettere la soddisfazione di finire al lavoro e andarti a fare una nuotata con una stangona bionda di due metri in topless??

Donne italiane svegliatevi, ormai non ci sono più le frontiere, i maschi scapperanno tutti al nord appresso alle statuarie scandinave e voi resterete sole a gestire quel che resta dello stivale. Proporrei quindi di organizzare un no-bra day, così potete venire tutte in piazza a torso nudo (e col freddo si sa che lo spettacolo è ancora migliore...) e ci convincete a restare.

Nella foto: cartelli obsoleti.

Wednesday 21 November 2007

Democrazia & pallottole

Il 10 dicembre scade il mandato ONU in Kossovo e quello che succederà dopo è un mistero avvolto nel mistero in un giorno di nebbia.

L’Europa arriva all’appuntamento naturalmente divisa, come è sempre più probabile che accada in un’Unione di 27 Paesi con politiche ed interessi spesso divergenti, con chi è favorevole ad una dichiarazione di indipendenza unilaterale e chi no.

Le ragioni sono molteplici: alcuni governi vogliono semplicemente smarcarsi dagli Stati Uniti, grandi sostenitori dell’indipendenza Kossovara, altri, guardando prima a casa loro, tentennano a conferire legittimità a una nazione nata tra le bombe e la guerra civile. Se accettassero il nuovo status del Kossovo, infatti, domani la Catalunia, la Corsica, i Paesi Baschi e perchè no, l’Alto Adige potrebbero dirsi:

“Ragazzi, andiamo a mettere due bombe qui e la, che a Pristina ha funzionato!”

Ma non dovevamo parlare con una voce sola nella UE? O forse riusciremo a farlo quando avremo il nuovo trattato?

Non credo proprio, meglio lasciare all’azione intergovernativa dei singoli stati materie cosi importanti, invece che calarsi colossali fette di San Daniele sugli occhi fingendo di non vedere che non ci troviamo d’paccordo su nulla.

Tuesday 20 November 2007

Alla Commissione schiavizzano gli altri

Gironzolando per blog, come mi capita nei momenti di stanca (che, diciamocelo, sono sempre maggiori) ho trovato linkato qui questo documento, una interessante analisi dei sistemi pensionistici di alcuni Paesi europei.

Tralasciando il paragone naturale tra sistemi evoluti (Nord-Europa) e primitivi (Italia,....ehm..Italia...) ho notato subito una cosa. Guardate attentamente, il documento è stato redatto praticamente tutto da funzionari nazionali, circa un 90/95%. Ora niente di male, ma perchè poi spacciarlo per un documento della Direzione Generale Economia e Finanza se l’eurocrate di turno ha redatto praticamente solo l’introduzione?

A fine anno cosa diranno le statistiche ufficiali? Che quello è un documento redatto dalla DG? Verrà incluso in quello che è stato prodotto a Bruxelles? Allora non sono sorpreso che la DG Ecfin riesca a fare tutta quella mole di lavoro con solo 450 eurocrati full-time (fonte: il loro sito).

Io penso di si, sarà tutto spacciato per farina del loro sacco, mentre invece è stato redatto a Roma, Londra, Parigi, Madrid...

Monday 19 November 2007

Lo schiaffo a Frattini. Semplice e senza scampo

Il Parlamento Europeo, sempre pronto a riflettere perfettamente gli umori dei cittadini (non di quelli italiani, ovviamente, ma che ci frega? L'Europa è una sola, no?) ha adottato una risoluzione che suona come un bello schiaffo a Frattini, Commissario Europeo responsabile per la sicurezza. I giornali italiani ne hanno parlato poco, impegnati come sono a discutere di argomenti pressanti come Fini e la sua valletta, le autoreggenti della Brambilla e le vicissitudini di Prodi, il morto che cammina sempre.

Che cos'è successo? Frattini, dopo l'ondata di atti criminali commessi da romeni in Italia, e di cui Tratto di Roma ha già parlato, in un'intervista aveva detto cose molto chiare. Secondo Frattini quello che «si deve fare è semplice: si va in un campo nomadi a Roma, ad esempio sulla Cristoforo Colombo, e a chi sta lì si chiede "tu di che vivi?". Se quello risponde "non lo so", lo si prende e lo si rimanda in Romania. Così funziona la direttiva europea. Semplice e senza scampo».

Gli eurodeptutati si sono ovviamenti risentiti. Cosa? Una direttiva semplice? Senza scampo? No, Frattini deve avere capito male. E difatti la risoluzione del Parlamento Europeo ha messo nero su bianco che le dichiarazioni di Frattini sono contrarie allo spirito della legislazione comunitaria.

Che cosa vuol dire tutto questo? Vuol dire che d'ora in avanti i governi che vorranno sbarazzarsi di baraccopoli popolate da zingari romeni (cioè cittadini UE: grazie Prodi), avranno vita dura.

Semplice e senza scampo, appunto.

Friday 16 November 2007

Senato della Repubblica

In questi giorni di intensa battaglia al Senato mi sono accorto di una cosa: Calderoli è troppo forte!




Ma l'avete visto quando presiede al Senato? piglia per il culo tutti, è veramente troppo forte...ragion per cui consiglio a tutti di vedersi questa imitazione di Fabio de Luigi, che secondo me è uno dei migliori comici in circolazione al momento.



Saluti dal Trattato.

Thursday 15 November 2007

Ho fatto 13

Questo dovrebbe urlare il Presidente Barroso, visto che per il tredicesimo anno di fila i magistrati contabili della Corte dei Conti europea gli hanno gentilmente fatto sapere che il bilancio dell’Uninoe ha più buchi dell’Emmethal svizzero e che chiunque abbia stilato il socumento deve disfarsi in tutta fretta dell’abaco che ha usato a tal proposito.

Ora se fosse successo alla Microsoft (o alla Esselunga) i giornali non parlerebbero d’altro e vedremmo is signor Cancelli probabilmente in manette. Ed a Bruxelles?

Niente, qusai totale silenzio, compresi i nostri giornali (si sa, tra Amanda Knox e la finanziaria è rimasto poco spazio), anche se qui stiamo parlando di truffa continuata negli anni ai danni dei contribuenti europei (che, ve lo ricordo, versano 0.70 centesimi di Euro a capa alla UE ogni giorno, tutti, anziani e neonati compresi!).

Ma la Commissione ha già affinato la sua PR (d’altra parte sono 13 anni che si ripete sta tiritera, quindi ormai sono preparati).

La colpa non è della UE, ma degli Stati Membri! Sono loro infatti i cattivi discepoli che elargiscono i fondi e quindi sono loro responsabili delle megatruffe (in stile “Why Not?”, De Magistris docet) comunitarie. Bella scusa, ma non va1e un fico secco, ecco perchè:

Primo – se i responsabili sono gli Stati Membri, allora perchè la UE fa tanta, ma tanta, ma tantissima pubblicità con la bandiera a dodici stelle su ogni progetto in cui versa anche solo un centesimo. Provate ad andare in un cantiere qualsiasi e vedrete in bella mostra il rettangolo blu-stellato, infatti c’è persino un regolamento per definire come e dove si debba mettere la bandiera (non sto scherzando). Insomma finchè si tratta di dire “Sti soldi ce li mettiamo noi” allora la UE è favorevolissima, ma poi quando arrriva il conto volta la testa dall’altra parte...mi pare un tantino disonesto.

Secondo – esiste un ufficio europeo anti frode (OLAF), scusate ma allora che cavolo esiste a fare??? Diciamo che forse allora non fa moltissimo, passando il suo tempo ad accusare giornalisti di corruzione mentre gli svaligiano la cassetta di sicurezza sotto il naso.

Terzo – ma perchè nessuno si chiede di chi siano questi soldi? Sono della UE? NO! Sono degli Stati Membri? NO!

Sono nostri, sono le nostre sudatissime (di questi tempi) tasse, rigirate una volta a Via XX Settembre e una seconda a Rond Point Schuman. Ovviamente con tutti questi inoltri si perde la nozione di chi abbia “dato”...ragion per cui proporrei alla UE di scrivere “Progetto finanziato con le tasse dei contribuenti europei” e di fare più attenzione (perchè non immaginare salari relativi alle prestazioni all’ OLAF??) a come li si spende, perchè ne abbiamo le scatole piene, noi che paghiamo, di vedere sprechi a livello municipale, provinciale, regionale, nazionale senza doverci aggiungere pure le “sviste” di Bruxelles.....ma forse, dovendo occuparsene chi non paga tasse, questo messaggio non verrà mai recepito!!

Monday 12 November 2007

Referendum! Referendum!

In Irlanda la nuova Costituzione, spacciata come semplice trattato (in realtà è praticamente la stessa cosa, come ha ammesso lo stesso Giscard, autore della Costituzione) verrà messa la voto tramite referendum. Pochi anni fa gli irlandesi rifiutarono il Trattato di Nizza, sempre tramite referendum, tanto che il governo, per correre ai ripari, fu costretto ad indire una seconda consultazione dopo avere ottenuto alcune "eccezioni" da Bruxelles.
Ecco nell' EIRE sono obbligati, ma almeno danno l'opportunità ai loro cittadini di esprimersi un argomento così importante. Forse la verde Irlanda sarà seguita dalla Danimarca e, meno probabilmente, dai Paesi Bassi. Si parla anche del Regno Unito, ma non credo che Brown sarà messo sotto abbastanza pressione dai conservatori.
Insomma diciamo che due, forse tre al massimo, saranno le nazioni che approveranno "democraticamente" il Trattato. In realtà anche il Parlamento sarebbe un' istituzione democratica, anche se dubito che un organo elettivo possa privarsi di poteri cosi come fanno le nostre camere ogni volta che ratificano un trattato europeo.
Da noi nel sud Europa, di referendum non se ne parla neanche. Perchè?
Beh sicuramente non abbiamo una grande tradizione di porci domande "scomode" sull' Europa, accettiamo tutto così come viene e ci fiadiamo dei nostri politici, che da destra a sinistra sembra che su questo argomento siano incredibilmente uniti.
Ma finiamola! Diamo una voce agli italiani....facciamo dire alla gente "Questo trattato mi piace!" oppure "È una porcheria, non serve a nulla."....qui a Mercato Unico, ovviamente siamo sFavorevoli a questo pastrocchio di trattato, ma almeno lo vogliamo iniziare questo discorso?
Signor Prodi, come ex-Presidente della Commissione europea ci vuole far esprimere una volta, solo una volta, sul nostro futuro in Europa?
E mentre aspettiamo una risposta vi consiglio questo sito, spargete la voce!

Friday 9 November 2007

ioChiamo


Se l'Unione Europea funzionasse almeno un pochino secondo gli scopi per cui è stata creata, oggi saremmo tutti a fare la fila fuori i negozi della Apple, da Lisbona a Vilnius e da Atene a Stoccolma.


In realtà l'ultimo gadget tenuto a battesimo da Steve Jobs ha iniziato la sua avventura europea nel Regno Unito (tra qualche ora n.d.t.) e continuerà in Francia e Germania, ma qui da noi non arriverà di certo a breve, forse mai visto che la Apple non considerà la possibilità di "unbundle" il suo telefono dal provider telefonico. In un vero Mercato Unico che si rispetti, l'iPhone sarebbe in tutti i negozi europei, allo stesso momento, per fare felici tutti da Nord a Sud.


Invece (e come al solito) i poteri di Bruxelles preferiscono concentrarsi su discussioni inutili di integrazione pseudo-politica e scemenze simili (inno europeo, ma quante stellette deve avere la bandiera?...etc...), senza pensare veramente che la UE, tanti anni fa, si chiamava "mercato comune" e serviva a creare un grande bacino di consumatori per i prodotti delle industrie dei paesi partecipanti.


Se forse Barroso pensasse un pochino di più a questo, forse allora riuscirebbe a coinvolgere maggiormente l'opinone pubblica.

Sunday 4 November 2007

io sto con i monaci

Sono passate alcune settimane dalle proteste pacifiche in Myanmar, settimane dove i nostri telegiornali sono tornati a parlare del meteo in prima pagina, che fa tanto nazzional popolare.

La dittatura però va avanti, nell'indifferenza di tutti i giorni, con abusi e soprusi degni del nazismo, ma di colore rosso (come la giunta militare). Per fortuna ci sono i blog, con persone sempre pronte a non gettare la spugna a battere giorno e notte le fonti della rete per smascherare l'ennesimo orrore.

Nell'immobilismo delle istituzione internazionali come UE e ONU, nate appositamente per affrontare simili tragedie ma preoccupate solamente di emanare Direttive sulla curvatura delle banane, bisogna essere felicissimi per questo contunuo interesse da parte di pochi volontari della rete.

Vi lascio un link:

1972 - blog molto bello, descrive il Myanmar (Birmania) benissimo, da leggere (i post Birmani sono in basso) con attenzione per farsi una bella idea di un paese devastato dal pugno di ferro di una dittatura.

Wednesday 31 October 2007

Trovate le differenze...

Proviamo a fare un gioco che si trova spesso sulla settimana enigmistica, quello del "trovare le differenze". Analizziamo le politiche e le azioni concrete della Banca Centrale Europea (BCE, che Iddio l'abbia in gloria, lei, e chi l'ha inventata) e la Banca Centrale Statunitense, la FED.

Bene: una alza i tassi d'interesse senza pietà, in nome del dio inflazione, affamando i cittadini europei, obbligandoli o a vendere la casa perché non ce la fanno a pagare la rata del mutuo che aumenta proprio per colpa dell'aumento del tasso d'interesse, oppure portandoli direttamente al suicidio. Un'altra, consapevole della grave crisi creditizia del proprio paese, diminuisce i tassi d'interesse per permettere alle famiglie di respirare.

Una è una creatura fatta ad immagine e somiglianza del modello teutonico, senza pero' averne la solidità alle spalle (per intenderci: se vuoi fare una politica monetaria restrittiva devi avere un certo tipo di sistema economico, che in questo momento nell'Unione Europea non esiste, semplicemente perche' l'Unione Europea è un insieme di diversi sistemi). Un'altra è fatta per servire il proprio paese.

E' troppo, di grazia, chiedere alle figure misteriose della BCE che si degnino di sentire le grida di dolore che si alzano dalla popolazione europea che dicono di servire? Trichet e la sua banda mi ricordano tanto la regina Maria Antonietta e la frase che falsamente le è attribuita, quando la gente protestava per la mancanza di pane e lei si dice abbia risposto "e che problema c'è? che mngino la brioche". Ecco, cosi' Trichet a chi gli dice "basta, abbassa i tassi, non ce la facciamo a pagare il mutuo" risponde "e che problema c'e'? l'importante è che il dio inflazione venga onorato".

Se poi tu, povero stronzo, perdi la casa, poco male: la banca ne trarrà profitto rivendendola in momenti migliori;

Bucarest-roma, sola andata



La donna violentata e uccisa a calci e pugni nella periferia romana da un giovane rom non è che l’ultimo esempio di come alcune parti del nostro paese stiano sprofondando sempre più verso una realtà sempre più squallida e pericolosa.

Non voglio parlare del fatto in sé: quello, nel suo orrore, si spiega purtroppo da solo.

Vorrei invece analizzare attentamente le dichiarazioni che sono state effettuate a poche ore dalla pubblicazione della notizia sui principali organi (online) di stampa.

Andiamo in ordine di grado, il sindaco di Roma, ovvero colui che maggiormente dovrebbe sentirsi responsabile del degrado della sua città, è un fiume in piena contro i romeni : "Se si sta in Europa - ha aggiunto determinato - bisogna starci a certe regole: la prima non può essere quella di aprire i boccaporti e mandare migliaia di persone da un Paese europeo all'altro".

Walter, scusa ma ormai li abbiamo fatti entrare nella UE e quindi non li possiamo più discriminare…ci dovevi pensare prima, ma eri occupato a riempirti la bocca di europeismo militante invece di accorgerti al disastro che si stava generando (sull’asse Roma-Bruxelles).

Dopo viene il capo del governo, tal Romano Prodi, che apparentemente ha addirittura alzato la cornetta e chiamato il suo omologo romeno per protestare. Qui non abbiamo virgolettati, ma mi posso immaginare il dialogo:

Romano – "basta, smettetela di mandarci pezzenti e delinquenti"

Romeno – "ok Roman, da domani manderemo solo premi Nobel in Italia, fidati (e giù a ridere a crepapelle) "

Signor Prodi, ora ti lamenti con Bucarest, ma sei stato tu a volere allargare l’Unione a destra e sinistra senza un criterio. Hai fatto entrare persino un mezzo paese (Cipro) e sulla Romania e la Bulgaria gli stessi tecnici UE hanno stabilito che sono indietro anni luce in tutto. Adesso è tardi, come in tutto il resto una volta che alla UE concediamo qualcosa, no si ritorna più indietro!

Giorgio Napolitano ha invece scritto al marito della vittima. Lodevole certamente, ma mi viene da chiedere: Presidente, ha scritto anche alle famiglie dei ragazzi falciati in puglia?

E allora facciamo quello che ha suggerito Fini, smantelliamo le baraccopoli, espelliamo i candestini e chi non ha i mezzi di sostentamento (ce lo consentono, forse ancora per poco, i trattati UE, a cui ora siamo assogettati!!).

A questo punto mi sembra il minimo.

Antiamericanismo di fondo. E palese

Immaginatevi questa scena. Un musulmano che lavora per una compagnia medio-orientale o un funzionario statale di qualsiasi paese arabo si recano in un qualsiasi ufficio delle molte istituzioni europee e trovano dei poster offensivi verso i musulmani o l'Islam. Inammissibile, vero? Vero. Inammissibile. E giustamente inamissibile.

Bene, ma allora dovreste spiegarmi perché sia normale negli stessi uffici pubblici europei, in zone adibite al passaggio di visitatori stranieri di ogni nazionalità, americani inclusi, e addirittura in sale d'attesa, dove questi americani sono fatti accomodare, trovare affissi ai muri e in bella vista poster altamente offensivi nei confronti degli americani. Dove gli americani vengono dipinti come terroristi.

Fantapolitica? No. Basta recarsi negli uffici della DG Trasporti della Commissione Europea a Bruxelles, e troverete poster come questi in foto. Dove si prende in giro il Dipartimento di Homeland Security americano indicando gli indiani come quelli che si battono contro i terroristi dal 1492.

Ecco, io mi chiedo: che messaggio si dà ai molti visitatori americani che arrivano in questi luoghi, finanziati con soldi pubblici, non dimentichiamolo, e li si mette di fronte a un poster del genere?

Di una cosa non si potrà mai accusare la struttura della Commissione europea: di nascondere il suo antiamericanismo.

Monday 29 October 2007

Il colle del Berlaymont

Se a difendere a spada tratta la moneta unica fosse un ex Presidente Della Commissione europea come Romano Prodi ci potrei anche passare sopra con un “vabbeh…”, ma quando la più alta carica dello stato si mette a pontificare di come in realtà siamo diventati tutti dei Paperon de Paperoni dal 2002 ad oggi, scusate ma mi viene l’orticaria.

Eh si, Napolitano non ha proprio nulla di meglio da fare (ma sciogliere ste due Camere proprio no eh?) che elargire discorsi carichi stracolmi dei soliti luoghi comuni sull’ Europa, il tutto al solito convegnio organizzato da (sorpresa, sorpresa), l’Europarlamento.

Il capo dello stato è un vulcano in piena, da “non è vero che il costo della vita è aumentato con l'introduzione dell'euro” a “esistono problemi, a cominciare dall'immigrazione, dalla formazione, dalla ricerca, dall'energia, "che nessun paese europeo può risolvere da solo”.

Se la prima si commenta da sola, visti gli innumerevoli concittadini ridotti alla canna del gas già al quindici del mese, la seconda invece è uno di quei capolavori che solo ottuagenari ed eurocrati riescono a dire mantenendo una faccia seria e si va a collocare insieme al sempreverde “l’ Europa ci ha dato la pace” nel gotha delle eurofesserie targate Bruxelles.

Ma perchè abbiamo paura di discutere di un possibile futuro in un EFTA allargato, cosi come fa un paese come la Norvegia?

Siamo uno dei 7 paesi più industrializzati al mondo, tiriamo fuori gli attributi, prendiamo in mano il nostro destino e chiediamoci se effettivamente non potremmo avere più vantaggi da un Mercato Unico europeo!

Sunday 28 October 2007

Le mie rate mensili

Che l’avvento dell’Euro ci avesse reso tutti più poveri, raddoppiando i prezzi a parità di stipendi, è cosa che ormai riescono a negare solo alla Banca Centrale Europea o a Palazzo Chigi.

Quello che in pochi riescono a capire, invece, è come una scelleratissima politica monetaria da parte della BCE stia strangolando tutti coloro che devono fare i conti con una rata mensile a tasso variabile. Spero che Jean-Claude Trichet pensi bene a tutti questi signori la prossima volta che suggerirà un aumento del tasso di base dell’Euro...e spero ci pensino anche tutti quegli operatori bancari che ti consigliano un mutuo sapendo benissimo che stanterai a pagarne la rata mensile.


Stiamo diventando sempre più una nazione che paga "a rate", come è già successo al Regno Unito, con il risultato che episodi come quelli citati negli articoli saranno sempre maggiori, fino a quando non avremo anche noi la nostra "crisi dei mutui subprime".

Grande, grande, grandissima

Quando si danno la zappa da soli sui piedi diventa tutto estremamente più facile (e anche più divertente).


La Commissione ha chiesto alla Spagna di cambiare le sue regole nel campo della tassazione delle persone in quanto le considera discriminatorie. Il suco del discorso, senza girarci troppo attorno, sta nel fatto che se ti chiami Ramón, lavori all'ambasciata di Spagna a Roma e eri prima residente in Spagna hai un trattamento fiscale A, mentre se ti chiami concetta e vieni da Prima Porta questo Diventa B, considerevolmente di meno.

Mi sembra normale che se faccio il tuo stesso lavoro dovremmo essere trattati economicamente allo stesso modo da un amministrazione pubblica (attenzione, perchè va da sé che i privati possono fare come gli pare!). Mi sembra stranissimo che la Commissione si occupi di questa vicenda, visto che è l'organizzazione che più discrimina i suoi dipendenti.

Brevemente: se sei un eurocrate proveniente da Palermo hai 5 giorni aggiuntivi di ferie ogni anno ed anche un bel 16% in più (netto ovviamente, N-E-T-T-O !!) il 26 di ogni mese. Se sei abbastanza sfigato da venire da Bruxelles invece nisba. E questo vita natural durante.

La similarità di questi due casi mi ha colpito enormemente. Seguirò attentamente gli sviluppi di quello spagnolo e vi terrò informati, mentre per quello che riguarda il trattamento economico degli eurocrati, che per me è uno dei pilastri della disaffezione popolare verso la UE, ci saranno molti post molto specifici.

Saturday 27 October 2007

Chiarificazione

In questo blog si sentiranno spesso termini abbastanza specifici riguardo il funzionamento delle strutture europee che spero risultino facili da comprendere ai lettori. A scanso di equivoci si cercherà sempre di spiegare quelli meno noti o meno comuni.
Un esempio calzante, si userà sempre il termine "eurocrati" per definire tutti coloro che lavorano per i vari apparati dell' Unione europea, senza volere dare alla parola nessun connotato (anche se su di loro ci andrò giù pesante), ma come semplice somma di "burocrati" ed "Europa".

Nella foto: eurocrati a tempo determinato

Thursday 25 October 2007

OGM - Tutti contro tutti

Ieri la Commissione Europea ha dato il via libera a quattro varietà di Organismi Geneticamente modificati (OGM tra di noi), tre tipi di mais ed uno di barbabietola da zucchero. La notizia e ampiamente riportata dai maggiori quotidiani nazionali, che non esitano a scrivere di come, in realtà, su questo argomento ci sia un vero e proprio "tutti contro tutti".

Facendo un collage dalle varie fonti, incluse quelle in lingua inglese, si scopre che nella Commissione c'è chi è a favore e chi contro (il Commissario alla salute e protezione dei consumatori Stavros Dimas) cosi come nei governi (contro sopratutto quello francese e italiano), il tutto come al solito condito dalle sirene dei gruppi terrori...pardon, ambientalisti.

Ora si può dibattere in eterno sull'opportunità o meno di avere ogm nel piatto a pranzo, ma comunque resta il fatto che un organismo sopranazionale cui abbiamo devoluto potere senza il consenso esplicito degli elettori ha autorizzato dei prodotti che i cittadini EU non vogliono (i sondaggi parlano di circa 60% / 70% "contro").

Monday 22 October 2007

In quel posto...

Orrore! Il comitato Affari Costituzionali dell’Europarlamento ha votato a favore del progetto di riduzione degli effettivi (dagli attuali 785 a 750) in vista delle elezioni del 2009. Manco a farlo apposta chi l`ha preso nel proverbiale posto sono gli italiani, che si vedono scippati di 6 seggi, mentre gli altri Paesi di dimensioni comparabili (Francia, Regno Unito) se la cavano meglio. A nulla sono serviti i voti contrari dei nostri pendolari Strasburgo/Bruxelles, gli altri erano tutti a favore e non c’è stato verso di fargli cambiare idea.

Per fortuna c’è la rete di salvaguardia del Consiglio, dove sono rappresentati i governi nazionali e dove l’Italia ha (ma sempre meno spesso) il potere di veto. Ricordiamo che con il nuovo trattato questo potere verrà rimosso da molte aree, con il risultato che in teoria potremmo trovarci obbligati ad applicare una Direttiva su cui i nostri europarlamentari ed il nostro governo hanno votato contro.

E questa la chiamate democrazia europea?

Che cos'è il blog Mercato Unico

Noi crediamo che l'Europa debba essere un grande mercato. Ma siamo fermamente convinti che non possa, ma che soprattutto non debba, essere un grande stato unico.

No all'EUSSR.

Per i seguenti motivi:

  1. I recenti sviluppi (allargamento / Costituzione) hanno dimostrato come ci sia una completa disaffezione dei popoli europei verso questo grande progetto. In generale regna, oltre ad una ignoranza verso quello che generalmente succede e si decide a Bruxelles, un sentimento di completo distacco verso tutto quello che è UE.
  2. Con ogni trattato cediamo sempre più poteri a Bruxelles, sotto forma di aree di competenza. Questo è un traffico a senso unico, indietro non torna nulla...e nessuno ci ha mai chiesto, con un referendum, cosa ne pensassimo della moneta unica, dell'allargamento a 27 (prossimamente 28 con la Croazia...), del mandato di arresto europeo, dell' Europol, delle mille agenzie nate in ogni angolo (ne esite anche una per "i diritti fondamentali")...
  3. Ci devono ancora dire qual è lo scopo finale! EURSS? EUSA? status-quo?
  4. Esistono grandi esempi, come il NAFTA o il MERCOSUR, di unioni basate sul libero commercio tra nazioni piuttosto che su una integrazione costante dei loro membri. Queste unioni funzionano e bisogna chiedersi perchè anche noi non possiamo fare parte di un sistema che garantisca delle libertà e dei diritti (di commercio libero, di movimento alle persone), ma che non ci imponga di rinunciare a consistenti fette di sovranità.
  5. Spesso l'Europa viene presentata come "necessaria" in un mondo inesorabilmente avviato verso la globalizzazione, anche se nessuno poi si ricorda di menzionare che i due paesi in cui il reddito pro-capute nel continente è più alto sono la Norvegia e la Svizzera. Nessuno dei due fa parte dell' UE!
  6. Gli attuali governi sono sempre piu' imbrigliati da politiche scelte da funzionari che nessuno ha mai eletto, che siedono a Bruxelles senza avere il benche' minimo contatto con la realta'. Che cosa ne pu'o sapere un funzionario della Commissione che guadagna 8000 euro lordi al mese, con tassazione al 20%, di qual e' l'impatto dei prezzi su una famiglia campana che guadagna 1200 euro, con tassazione al 50%? Che cosa gliene importa al funzionario della Banca Centrale Europea se non ce la facciamo a pagare i mutui perche' non smettono di alzare i tassi d'interesse delle banche?

Bene, e' l'ora di dire basta. Questo blog vuole iniziare una discussione sul futuro dell' Europa e sul ruolo dell' Italia al suo interno, colmando una lacuna che secondo noi esiste, per cui nel nostro paese si parla e si discute di tutto e di tutti, ma mai di Europa. Qui non si è euroscettici a priori. Ma di sicuro non vogliamo un'Europa che sia un mega Stato retto da funzionari non eletti, con persone straniere - si, straniere: un lettone, un romeno, un ungherese sono stranieri - che decidono politiche per l'Italia.

Tutte le opinioni sono le benvenute e se volete contribuire attivamente fatecelo sapere!

il Trattato di Roma e Sovranità Limitata